giovedì 25 agosto 2016

Terra Perduta di Ann Moore

Terra perduta è la storia dell'Irlanda  a metà del XIX secolo, al tempo del dominio inglese, quando povertà, cattivi raccolti e fame mutano la forza del popolo in fiacca impotenza.

Grace, figlia di una famiglia un tempo padrona di vasti terreni e ora in povertà , ha già provato tutto ciò sulla propria pelle ed è con la speranza di aiutare almeno i propri cari che accetta di sposare il figlio di un Lord inglese, Bram Donnelly, affascianto dalla sua bellezza. Nulla però sarà abbastanza allo scoppiare della Grande Carestia del 1845.

L'aspetto migliore del romanzo è l'affresco storico, un'appassionata descrizione della carestia e delle credenze dell'epoca, della nascita e dello svilupparsi della rivolta.
L'aspetto più debole è la storia d'amore, il lato romantico del libro, che risulta abbastanza ingenuo e superficiale.

Ma nell'insieme il romanzo funziona e coinvolge il lettore fino alla fine grazie a un coro di personaggi interessanti, sempre ben delineati anche se minori, alle belle descrizioni della terra d'Irlanda e a uno stile molto scorrevole.

Il romanzo è autoconclusivo tuttavia la storia di Grace non finisce qui: Terra perduta è infatti il primo volume di una trilogia che dovrebbe essere al più presto pubblicata.

 “Piangimi, e poi asciugati gli occhi
E non versare più lacrime,
perché d’ora in poi veglierò su di te
come non ho mai potuto fare prima”

P.S. Menzione speciale alla copertina dell'edizione italiana che valorizza il libro molto più dell'originale!

Terra perduta, Ann Moore, Beat ediz.

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