giovedì 29 settembre 2016

Il labirinto degli spiriti di Carlos Ruiz Zafón

dal 22 novembre in libreria!

Finalmente torna Zafón con il tanto atteso capitolo conclusivo della saga cominciata con  L'ombra del vento.
Daniel non è più il ragazzino che abbiamo conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri Dimenticati, alla scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. Il mistero della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico Fermín stanno cercando di salvarlo.
Proprio quando Daniel crede di essere arrivato a un passo dalla soluzione dell’enigma, un complotto ancora più oscuro e misterioso di quello che avrebbe potuto immaginare si estende fino a lui dalle viscere del Regime. È in quel momento che fa la sua comparsa Alicia Gris per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da pagare sarà altissimo...

- Tradotto per voi dallo spagnolo ;-) -

Gli eredi della terra di Ildefonso Falcones

dal 3 ottobre in libreria!

Esce a distanza di 10 anni il seguito di La cattedrale del mare. Falcones ci riporta nella Barcellona del Quattrocento con una storia di lealtà e vendetta, amori e sogni, ma soprattutto di fortissime emozioni.
I nemici di Arnau hanno finalmente l’occasione di mettere in atto una vendetta che covano da anni, tanto sanguinosa quanto ignobile…


Ingrossare le schiere celesti di Franck Bouysse

Novità in libreria!
 
Siamo nel sud della Francia e il protagonista del libro , Gus, è un uomo schivo, diffidente, di poche parole: tutto ciò che gli interessa è continuare la propria vita senza essere disturbato, tra i suoi animali e la natura circostante. Come unica compagnia ha Abel, il vicino, di vent’anni più vecchio, con il quale condivide le serate.
Un giorno sente dei colpi d’arma da fuoco e delle grida provenire dalla tenuta di Abel. Si precipita dal vicino e si trova davanti un luogo apparentemente abbandonato e tranquillo. Di Abel nessuna traccia. Sulla neve vicino al recinto brillano però inquietanti macchie rossastre. L’indomani, quando si imbatte finalmente nell’amico, Gus è sorpreso dal suo atteggiamento ostile. Le spiegazioni di Abel trasudano l’odore acre della menzogna. Ha sparato al proprio cane, dice, scambiandolo per una volpe.
Parole ambigue, che sono soltanto il preludio di una serie di avvenimenti oscuri. 

Di lì a poco, infatti, nelle ore in cui l’intero paese è in lutto e in preda alla costernazione per la morte dell’Abbé Pierre, un gruppo di singolari predicatori si presenta alla porta di Gus alla ricerca di una collega scomparsa.
Il turbamento di Gus si muta allora nella fredda certezza che qualcosa di inquietante sta accadendo lì, tra i suoi monti.


Romanzo dall’atmosfera hitchcockiana, nella quale i contorni noti e i volti amici si trasfigurano alla luce macabra del sospetto, Ingrossare le schiere celesti è un noir d’autore magistrale, paragonato per lo stile, crudo e poetico assieme, alle migliori opere di Georges Simenon.

29 settembre

1964
Viene pubblicato per la prima volta il fumetto Mafalda. Nata in Argentina, Mafalda ha conquistato tutto il mondo grazie alla sua simpatia e alla sua profondità.
Le vignette infatti non sono semplicemente ironiche ma dipingono spesso il mondo e la vita con dolcezza e poesia.




1547
Nasce Miguel de Cervantes a Alcalá de Henares, vicino a Madrid. Scrittore e  drammaturgo spagnolo è celebrea nel mondo intero per l'opera intitolata Don Chisciotte della Mancia, satira dei costumi e della società dell'epoca.


Percorsi #4 - Il romanzo giallo storico

Quello del giallo è un genere molto vario e contempla numerose varianti. Oggi parleremo del romanzo storico, cioè di quei gialli ambientati in epoche più o meno lontane rispetto al momento in cui viene scritto.
E' un genere relativamente recente ma copre un arco temporale molto vasto che va dall'antichità fino alla Seconda Guerra Mondiale circa.

Apripista del genere fu, ancora una volta, Agatha Christie che nel 1945 scrisse il romanzo C'era una volta ambientato nella Tebe dell'Antico Egitto.




Nell'Antica Grecia sono invece ambientati i romanzi di Margaret Doody di cui è protagonista il grande filosofo Aristotele.
Restiamo ancora nell'antichità ma ci spostiamo a Roma dove è ambientata la serie scritta da Danila Comastri Montanari in cui a indagare è il senatore Publio Aurelio Stazio.
Saltiamo qualche annetto e scopriamo i romanzi di Ellis Peter, scrittrice inglese, che ambiente le indagini del suo personaggio fratello Cadfael nell'Inghilterra del XII sec.



Moltissimi sono gli altri autori che si sono dedicati ai gialli nelle epoche finora trattate, ma un libro svetta su tutti: Il nome della rosa di Umberto Eco. Il libro, ambientato in un'abazia benedettina nel 1327, viene narrato da Adso da Melk, giovane accompagnatore di Guglielmo da Baskerville, novello Sherlock Holmes a cui chiaramente deve il nome. (Il mastino dei Baskerville è infatti un celebre romanzo di ciu è protagonista Holmes).
 Assieme cercheranno di risolvere il mistero che riguarda la morte di alcuni monaci. Oltre che per l'intreccio, il romanzo brilla per stile e ricostruzione storica, ricco come è di approfondimenti sulla storia della Chiesa e le sue eresie. Consigliatissimo a chi pensa che il giallo sia un genere minore!


Candace Robb, americana, è l'autrice di 2 serie di gialli storici. La prima ha come protagonista l'arcere gallese Owen Archer e si svolge nella seconda metà del XIV secolo. La seconda è invece ambientata alla fine del XIII in Scozia.
Restiamo in Inghilterra, dove C.J. Sansom ha creato Matthew Shardlake, uomo di fiducia di Thomas Cromwell, che si occupa di casi avvincenti in cui non manca mai una dettagliata ricosrtuzione del XVI secolo.
Arriviamo poi al XIX secolo, periodo in cui sono ambientati i libri di Anne Perry, autrice di diverse serie.

Le bellissime edizioni Tea dei romanzi di Claude Izner

Ci spostiamo ora in Francia dove facciamo la conoscenza di Victor Legris, professione libraio col gusto del mistero. La serie, scritta
a 4 mani e pubblicata dalle sorelle Liliane e Laurence Korb con lo speudonimo Claude Izner, inizia con la Grande Esposizione Universale del 1889 e si afferma subito per le sue belle atmosfere.





 
Una menzione a parte merita il romanzo La figlia del tempo di Josephine Tey. La Tey non scriveva normalmente romanzi gialli storici ma in questo caso il protagonista dei suoi libri, l'ispettore Alan Grant, si ritrova a indagare nientemeno che sui crimini di Riccardo III, re d'Inghilterra, e sui principi della Torre!
L'ispettore infatti, bloccato a letto da una gamba rotta, si interessa alla vicenda di Riccardo III, accusato di indicibili crudeltà, e ne ricostruisce la vicenda.
Non sempre la storia è come ce la insegnano, anzi, la storia è figlia del suo tempo e di chi la scrive.
L'opera è considerata uno dei più bei gialli mai scritti ed è sicuramente il primo caso di ispettore che compie la sua indagine senza alzarsi dal letto!




mercoledì 28 settembre 2016

Fahrenheit 451 di Ray Bradbury

Guy Montag vive nel futuro e fa il pompiere. Ma nel futuro le case vengono costruite con tecniche che le rendono inattaccabili dal fuoco e quindi il compito di Guy non è quello di spegnere gli incendi ma quello di trovare chi si è macchiato del grave reato di lettura e di bruciare i libri.

I libri, considerati pericolosi e sovversivi, sono vietati dalla legge ed è possibile informarsi e istruirsi solo attraverso la televisione, controllata dal governo.

La vita di Montag sembra destinata a scorrere placida e noiosa sui binari imposti dalla società finchè non incontra la piccola Clarisse. La ragazzina, figlia dei vicini di casa, mostra a Montag uno stile di vita diverso ed egli inizia a salvare alcui dei libri che dovrebbe bruciare. La lettura stravolgerà la sua visione della vita.




Questo libro non parla dell'esperienza privata di un solo uomo, parla invece di una società corrotta e malata in cui la volontà dei popoli è sottomessa al condizionamento e al comando dei governi fino ad annullarsi del tutto. Un romanzo visionario, atroce e stupendo allo stesso tempo.
Oggi possiamo dire che la TV non ha portato all'estizione, anzi, alla proibizione dei libri. Nemmeno internet ha portato a tanto ma è comunque validissimo e geniale il pensiero alla base del libro: cercheranno sempre di controllarci e gestirci, di uccidere il nostro senso critico, ma potranno farlo solo se noi glielo permetteremo. Ribellarsi è sempre possibile e ci sarà sempre qualcuno pronto a farlo.

"E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: ricordiamo. Ecco dove alla lunga avremo vinto noi."


"Dovunque si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini." Heinrich Heine

lunedì 26 settembre 2016

Un uomo discreto di Alexandre Postel

Vincitore del premio Goncourt nel 2013 come migliore esordio, Un uomo discreto (addirittura effacé, cancellato, nel titolo originale) è la storia di un moderno Josef K, noto protagonista del Processo di Kafka.

"Poche ore prima che sgomento e vergogna si abbattessero sulla sua vita, Damien North stava telefonando al servizio di assistenza informatica dell'Università". Ed è proprio attorno al suo computer che ruota la vicenda: da un minuto all'altro questo timido e riservato professore di filosofia si ritrova infatti a doversi difendere dall'accusa infamante di avere visionato immagini pedopornografiche.
North cerca di discolparsi ma tutto in lui si incastra perfettamente a formare agli occhi dell'opinione pubblica l'immagine del mostro. Dura sarà la ricerca della verità
Quella verità che è il tema profondo del romanzo. Cosa è la verità? Chi decide cosa è vero? Chi stabilisce i confini tra vero e falso?

Postel ci offre una riflessione: "Tra il falso e il vero c'è uno spazio, quello dell'apparenza del vero. E' lo spazio dell'impostura, della seduzione, dell'opinione, della stupidità, anche. L'apparenza del vero è l'incubo della verità". Proprio in questo spazio finisce North...
North che sa di essere innocente ma che non è in grado di dimostrarlo. Sul computer ci sono le tracce dei file accusatori e questo è un dato di fatto, realtà, e quindi verità assoluta.
Per la società conta solo l'apparenza della realtà e una volta insinuato il dubbio, il danno è fatto.
Al punto che lo stesso North comincia a dubitare di se stesso, "pian piano gli divenne evidente: era di se stesso che diffidava.  Aveva la sensazione di non conoscersi più. E gli  altri lo conoscevano ancora meno."
Ma non solo, quanto durerà l'effetto di tutto ciò? Postel fa riferimento alla teoria ottica della persistenza retinica e spiega che "per ragioni legate alla chimica della retina, la percezione di un'immagine dura sempre un po' più  a lungo dello stimolo visivo che provoca. Per poche frazioni di secondo il nostro occhio non vede cosa succede nella realtà."
Nemmeno una volta dimostrata la sua innocenza, per North tornerà tutto come prima. Ci vorrà tempo prima che l'immagine impressa nella mente, sua e degli altri, svanisca.

Un uomo discreto è un libro ben scritto che cerca di scavare nella nostra società, concentrandosi poco sull'angoscia dell'essere ingiustamente accusato e interessandosi invece al ruolo delle Istituzioni che non possono che fallire nel loro ruolo poichè "qualunque società riposa su un insieme di finzioni, soprattutto giuridiche, destinate a introdurre coerenza e continuità in un mondo che ne è crudelmente sprovvisto."





   "Il bene che la verità produce nel mondo non eguaglia il male che vi 
     arrecano le sue apparenze"

                                                          La Rochefoucauld 




Un uomo discreto, Alexandre Postel, Codice Edizioni (2014)

mercoledì 21 settembre 2016

Meno di 200 pagine



Leggere è bellissimo. Apre la mente, rilassa, insegna, distrae. Eppure, ammettiamolo, non sempre abbiamo il tempo o la concentrazone per portare avanti  tomi come Guerra e pace o le 1366 pagine de Il signore degli anelli. A volte abbiamo voglia di una storia veloce ma non meno strutturata e ben scritta. Dobbiamo quindi limitarci a leggere racconti? Ma nemmeno per sogno! Ecco una breve carrellata di romanzi pronti a farvi sognare in 200 pagine o poco più!

Breve e intenso, Canone inverso di Paolo Mauresing è un romanzo avvicente in cui la musica la fa da padrona.


Mercè Rodoreda, scrittrice catalana, ci regala due gioiellini che accontenteranno gli animi più sensibili: La piazza del diamante, ambientato a Barcellona durante la guerra civile; e Via delle camelie, il racconto, quasi un monologo interiore, della vita della trovatella Cecilia. Il tutto narrato dallo stile poetico e estremamente evocativo tipico dell’autrice.







Continuiamo con il racconto del piccolo Momo che affronta la vita nelle povere banlieau di Parigi e ha per amico un ombrello di nome Arthur. Chi l’ha già letto avrà riconosciuto subito il protagonista di La vita davanti a sé, crudo e allo stesso tempo tenerissimo libro di Romain Gary. Alla fine Momo vi mancherà, credetemi.






Ora però ci vuole qualcosa di più allegro: Un giorno di gloria per Miss Pettigrewdi Winifred Watson. Una frizzante commedia col sapore delle migliori pièce teatrali. Divertente e rilassante.




Infine, per chi ama le emozioni forti e pochi fronzoli consigliamo Il postino suona sempre due volte di James M.Cain. Lasciatevi trasportare dalla folle passione di Franck e Cora in un noir che ha fatto scuola.


21 Settembre

1947
Nasce a Portland uno dei più grandi scrittori viventi, Stephen King. Celebre autore di letteratura fantasy e horror che ha dato spesso l'ispirazione anche all'industria cinematografica.
La sua carriera inizia nel 1974 con Carrie che non ha inizialmente un grande successo. Sarà con l'edizione economica che inizierà il grande successo di King che avrà la definitiva consacrazione con Shining da cui verrò tratto l'omonimo film diretto da grande Stanley Kubrik.



Tantissimo sono i successi di quello che è senza "il re" dell'horror, capace di trasformare un genere di nicchia in bestsellers internazionali. Tra i tanti ricordiamo: It, forse ormai il più celebre; Il miglio verde, da cui fu tratto un bellissimo film con Tom Hanks; e i racconti contenuti nella raccolta Stagioni diverse (Stand by me e Le ali della libertà su tutti). Tra i più recenti spicca 22/11/63 in cui il protagonista viaggia nel tempo nel tentivo di impedire l'assassinio di J.F. Kennedy.






I protagonisti del film Stand by me, tratto dal racconto di Stephen King

lunedì 19 settembre 2016

Suite francese di Irène Nèmirovsky

Non mi capita spesso di usare certi termini, ma Suite francese è un capolavoro.
La storie della stesura meriterebbe di per se un libro.

L'autrice, Irène, nasce a Kiev nel 1903, in una famiglia dell'alta boghesia ebraica. Nel 1918 la famiglia Nèmirovsky è costretta però a lasciare la Russia a causa della Rivoluzione e si trasferisce a Parigi dove vivranno comunque una vita agiata. Durante gli anni '20 , Irène pubblica i suoi primi racconti e inizia la sua carriera di scrittrice. Nell'autunno del '39, per sfuggire agli orrori della guerra, Irène, assieme al marito e alle due figlie, si rifugia in Borgogna, dove inizia la stesura di Suite francese che verrà bruscamente interrotta dalla deportazione dell'autrice. Gli appunti e quanto già scritto viene salvato dalle figlie che si erano rifugiate presso amici per scampare all'arresto e che daranno alle stampe il romanzo nel 2004 restituendo alla madre il meritato posto tra i grandi scrittori del '900.


Nelle intenzioni iniziali dell'autrice, l'opera doveva essere composta da 4 o 5 parti a cominciare da Temporale di giugno, in cui si racconta "la disfatta della Francia nel giugno del 1940, la paura, l'esodo, lo sciame impazzito, il sordido egoismo, rari esempi di umana virtù."
"Va bene Dolce", scrive Irène nei suoi appunti, "per il secondo movimento, piano, pianissimo: l'occupazione tedesca, la vita quotidiana, la Storia e le storie."
Tutto ciò veniva scritto mentre la Storia accadeva e stupiscono il distacco e la grande capacità di analisi dell'autrice.
Questa sinfonia, da cui il titolo Suite, ispirata ai movimenti della musica classica, si apre descrivendo la repentina avanzata ei Tedeschi in Francia che entrarono a Parigi il 14 giugno 1940.
Vasta e variegata è l'umanità che si ritrova a fuggire e per meglio descrive questa moltitudine, la Nèmirovsky si affida al contrasto, al confronto tra le varie classi sociali e le loro ppreoccupazioni, spiegandoci la miseria con la ricchezza e vice versa.


Come spiega nei suoi appunti:
         "Da qualche anno tutto quello che si fa in Francia nell'ambito di una certa classe sociale 
          ha un solo movente: la paura. E' stata la paura a provocare la guerra, la sconfitta e la 
          pace attuale. [...] Vi è un abisso tra la casta dei nostri dirigenti attuali e il resto della 
          nazione. Gli altri Francesi, avendo ben poco da perdere, hanno meno paura. Quando 
          la vigliaccheria non soffoca più negli animi i buoni sentimenti, questi possono fiorire."

La seconda parte del romanzo, intitolata Dolce, è diversa: lasciamo il fiume di fuggiaschi e ci fermiamo in un piccolo paese dove molte famiglie sono costrette a dare alloggio agli ufficiali tedeschi, mentre padri, mariti e figli sono morti in guerra o prigionieri del nemico.
Non è più un coro di voci ma è la storia di Lucile a portare avanti il racconto, "è un po' come la musica in cui si sente a volte tutta l'orchestra, a volte il violino solo." Il ritmo si placa e la vita, per quanto possibile, va avanti.
La Nèmirovsky stupisce nel rendere comprensibile il rapporto coi soldati tedeschi, a loro volta solo persone e vittime della guerra. Sarebbe stato più semplice, ma meno realistico, attribuirgli il ruolo dei cattivi.

Un'immagine tratta dal film ispirato al romanzo Suite francese
E qui la storia si interrompe, purtroppo per noi, e solo dagli appunti lasciati dalla scrittrice riusciamo a intuire quello che sarebbe stato il seguito. Un libro senza finale quindi? Non proprio, anche in questo il romanzo sembra descrivere la realtà della guerra, con tante, troppe vite lasciate senza finale, incomplete.
Un romanzo universale, scritto con uno stile elegante, privo di fronzoli ma riccamente espressivo, quasi pittorico o fotografico.
Una fotografia estremamente nitida di un periodo storico drammatico, un ritratto in bianco e nero di grande impatto emotivo e valore artistico.

giovedì 15 settembre 2016

15 Settembre

1890
Nasce a Torquay Agatha Christie, indiscussa regina del mistery. Con una produzione letteraria imponente e due personaggi indimenticabili (Messieur Poirot e Miss Marple) è a pieno titolo una delle maggiori autrici del XX° secolo.

A questi link potrete trovare degli approfondimenti su la sua vita e le sue opere.


Percorsi #3 - Agatha Christie, stile e narrativa

Come scriveva Agatha Christie? Dove trovava l'ispirazione?
Innanzitutto diciamo che fin da giovanissima Agatha era stata un'appassionata lettrice e che amava molto autori come Dumas, Scott e Austen. In particolare adorava Dickens e la sua Casa desolata, ma era affascinata anche da Sherlock Holmes e dai libri di Gaston Le Roux. Fu proprio dopo avere letto Il mistero della camera gialla di Le Roux che la Christie maturò l'idea di scrivere romanzo gialli.

L'inizio di un romanzo era per sua stessa ammissione una vera agonia: "Te ne stai seduta lì, mordendo le matite, fissando la macchina da scrivere, camminando su  e giù, gettandosi sul sofa, desiderando di vuotare la testa." Tutto ciò si risolveva ogni volta nella medesima discussione col marito. Lei sbottava, "Non posso più farlo!". E lui rispondeva, "ma certo che puoi", e lei continuava, "Non trovo un'idea. Avrei un'idea, ma non mi sembra buona." Max allora concludeva: "Ci sei già passata. L'hai detto anche l'anno scorso. E quello prima ancora."



"Le trame mi vengono in mente nei momenti più strani", ha scritto Agatha che per questo portava sempre con se un taccuino per gli appunti. Alcune volte le trame restavano nella sua mente a lungo prima di trovare la giusta ispirazione. Fu così ad esempio per L'assassinio di Roger Ackroyd: continuava a girarle per la testa, rielaborando vari aspetti dell'intreccio. E la stessa cosa succedeva coi personaggi. A volte le capitava di fissare qualcuno, magari al ristorante, e da lì partire a costruire un personaggio.


Geraldine McEwan nei panni di Miss Marple
Tutto questo lavoro ha portato alla creazione di un vero e proprio mondo letterario e di un'Inghilterra tutta sua. In questo mondo inventato, però, i suoi due protagonisti principali, Hercule Poirot e Miss Marple, non si sono mai incontrati. Molti lettori si chiesero il perchè di ciò e Agatha rispose nella sua autobiografia con un semplice "Ma perchè avrebbero dovuto?", in fondo non si sarebbero nemmeno piaciuti.
A me piace immaginare una storia in cui i due si incontrano e scontrano... farebbero scintille, ma, forse, aveva ragione Agatha...




David Suchet interpreta Poirot nella serie della ITV
Ora però la domanda è: Poirot e Miss Marple vivono nello stesso mondo lettrario oppure no? Sembra proprio che la risposta sia sì, infatti in diverse occasioni i personaggi secondari delle avventure del primo incontrano i personaggi secondari delle avventure della seconda.
Sebbene Poirot e Miss Marple siano indiscussi eroi di questo mondo fittizio, raramente è la loro voce a raccontare la storia. L'autrice si affida a compagni di avventura occasionali o, nel aso di Poirot, al capitano Hastings, che sembra raccontare le gesta del piccolo belga come faceva Watson con quelle di Holmes.

Il vero fascino dei romanzi della Christie però secondo me sta nella ricostruzione del crimine, nella capacità di seminare gli indizi lunga la narrazione così che sia possibile per il lettore individuare il copevole.
Se volete cimentarvi nell'impresa dovete tenere conto di scambi di persona, travistimenti, identità segrete e, naturalemente, del movente.
Dubitate di tutti e se comunque non riuscite a scovare l'assassino potrete sempre apprezzare l'arguzia dell'autrice.

Leggi della vita di Agatha Christie in percorsi#2



Percorsi #2 - Agatha Christie

Agatha Christie è senza dubbio la più famosa scrittrice di gialli al mondo, nonchè la mia preferita.

I numeri di Agatha Christie:
        - tradotta in 40 Paesi
        - 78 romanzi gialli
        - 19 opere teatrali
        - più di 100 racconti
        - 6 romanzi rosa
        - 2 libri di poesie
        - 2 libri per bambini
        - 2 autobiografie

Viene da chiedersi dove trovasse il tempo di fare tutto... soprattutto in considerazione del fatto che inizialmente scrivesse le sue opere a mano!

Torquay
Agatha Clarissa May Miller nacque nel 1890 a Torquay, una graziosa cittadina del Devon che ho avuto il piacere di visitare ormai troppi anni fa e che vi assicuro non ha proprio nulla di inquietante o misterioso.
Figlia di una famiglia agiata si recò appena sedicenne a Parigi per completare i suoi studi e al suo ritorno sposò Archibald Christie nel 1914. Mentre il marito combatteva la 1° Guerra Mondiale, la signora Christie lavorò come volontaria in un ospedale della Croce Rossa dove finì con l'occuparsi della dispensa dei medicinali e dove apprese numerose nozioni su veleni e medicine.
Terminata  la guerra, i Christie si stabilirono a Londra assieme all'unica figlia Rosalind.


Il suo primo romanzo, Poirot a Styles Court, vide la luce per una scommessa con la sorella e fu pubblicato nel 1920 dopo essere stato rifiutato da ben 6 editori.
Il libro ebbe un discreto successo e il suo protagonista, l'investigatore belga Hercule Poirot, iniziò la sua lunga carriera letteraria.

Nel 1928 Agatha divorziò dal marito che si era innamorato della segretaria e conobbe l'archeologo Leonard Woolley che la invitò ad accompagnarlo durante alcuni scavi in Medio Oriente. Fu così che conobbe l'assistente di Wooley, Max Mallowan, con cui si sposò nel 1930, mantenedo però almeno in pubblico il nome di Christie. Agatha seguì le spedizioni del marito in diverse occasioni occupandosi di pulire e fotografare i reperti.


Una foto del teatro in cui va in scena Trappola per topi (2008)


Il successo delle sue opere continuò a crescere e nel 1952 cominciarono a teatro le rappresentazioni di Trappola per topi, tutt'ora in cartellone.


Nel 1971, a riconoscimento del suo successo, Agatha venne nominata Dama di commenda dell'Ordine dell'Impero Britannico dalla Regine Elizabetta.
L'ultima avventura di Poirot, Sipario,  venne pubblicata alla fine del 1975 (sebbene fosse stata scritta negli anni '40) e Agatha Christie morì poche settimane dopo a Wallingford.
L'altra eroina della scritttrice, Miss Marple, salutò il suo pubblicò in un libro postumo intitolato Addio Miss Marple.




Nella vita di Agatha Christie ci fu un solo mistero: la sua sparizione durata 11 giorni nel 1926 di cui ella non seppe dare alcuna spiegazione. Molte sono le teorie in merito ma la mia preferita è quella secondo cui la scrittrice, sconvolta dal tradimento del marito, avrebbe organizzato tutto allo scopo di fare incolpare quest'ultimo del suo omicidio.
Inverisimile forse, ma molto in stile... Agatha Christie! ;-)

"Un archeologo è il migliore dei mariti: più la moglie invecchia, più lui la trova interessante."

Continua a leggere al link percorsi#3


lunedì 12 settembre 2016

12 Settembre

1921 

Stanisław Lem è nato a Leopoli, che oggi si trova  in Ucraina, ed è stato uno scrittore polacco, capace di coniugare il genere della fantascienza con il romanzo filosofico.
Noto al grande pubblico per il romanzo Solaris, da cui è stato tratto l'omonimo film del 1972, è riconosciuto come autore profondo e complesso, toccando temi come etica, morale, religione e politica ma mantenedo sempre una grande accuratezza scientifica.


domenica 11 settembre 2016

La quarta verità di Iain Pears

"Marco da Cola, gentiluomo di Venezia, presenta i suoi rispettosi ossequi. È mio desiderio narrare del viaggio che feci in Inghilterra nell'anno 1663, degli avvenimenti di cui fui testimone e delle persone che conobbi; argomenti, spero, non indegni dell'attenzione di quanti osservano con interesse le bizzarrie del mondo. Al tempo stesso, intendo con questo mio resoconto smascherare le menzogne di coloro che annoveravo un tempo, erroneamente, fra i miei amici. [...] Il mio resoconto, credo, parlerà da sé. Molte cose ometterò, tuttavia nulla di significativo. [...] Racconterò semplicemente quel che accadde."

Ci troviamo a Oxford, nel 1660 circa, un periodo che fu di grande fermento: l'Inghilterra è ancora turbata dalla morte di Oliver Crowmwell e Carlo II torna sul trono da cui era stato cacciato il padre. 
Un professore del New College, Robert Grove, viene trovato morto e prende vita la materia del romanzo. A indagare sarà in un certo senso il lettore che arriverà alla soluzione attraverso le testimonianze di quattro personaggi.

Il primo, il già citato Marco da Cola, è un giovane italiano recatosi a Londra per seguire gli affari del padre ma con la passione della medicina. E' proprio cercando di aiutare una donna ferita che conoscerà Sarah Blundy, accusata dell'omicidio. Il secondo testimone è Jack Prestcott, ossessionato dal passato del padre e convinto che Sarah sia una strega. Poi intervengono John Wallis, matematico e teologo, e Anthony Wood, storico e antiquario. Uno solo di loro però dice la verità...

Un romanzo molto avvincente sorretto da una ricostruzione storica dettagliata e un mistero ben costruito. Lo stile è davvero notevole e non solo l'autore riesce a caratterizzare splendidamente le voci dei quattro racconti ma riesce addirittura a riportarci indietro nei secoli, fino al XVII secolo.
Ciò che affascina di più nel romanzo è infatti la costruzione meticolosa del'ambientazione, dell'Inghilterra nel periodo della Restaurazione. Feroci lotte di potere, intrighi politici e disordini sociali si fondono e si intrecciano con il mistero della morte del professor Grove. 
In definitiva La quarta verità è un libro davvero coinvolgente, un thriller storico modernissimo ma dal sapore antico.

"Questa è la verità, l'unica verità manifesta, completa e perfetta. A fronte di essa, quale importanza hanno i dogmi dei sacerdoti, la potenza dei re, il rigore degli studiosi o l'ingengosità dei nostri uomini di scienza?"

Londra prima del devastante incendio del 1666 che infuriò per 5 giorni

        

11 Settembre

1885
David Herbert Lawrence è nato a Eastwood ed è stato uno scrittore e saggista inglese. E' particolarmente noto per il romanzo L'amante di Lady Chatterly.
Pubblicato per la prima a Firenze nel 1928 e subito accusato di oscenità,  venne pubblicato in Inghilterra solo nel 1960.
La traduzione italiana apparve nel 1945 ma il traduttore "ripulì" il testo delle espressioni più volgari, allora difficilmente accettabili.
La storia trae ispirazione dalla reale vicenda del tradimento dela moglie dello scrittore, storia narrata nel romanzo di Alberto Bevilacqua, Attraverso il tuo corpo.


10 Settembre

1957
A Krasnojarsk, in Russia, nasce Andreï Makine, scrittore russo naturalizzato francese. Membro dell'Académie Française dal 2016, è conosciuto in Italia sopratutto per il romanzo Il testamento francese, racconto di un uomo nato nelle gelide steppe siberiane e ossessionato dalla favolosa Atlantide, e della sua eccezionale nonna materna, Charlotte, fonte inesauribile di storie. 



1797
Muore a Londra Mary Wollstonecraft Godwin, scrittrice britannica, considerata la fondatrice del femminismo liberale. Madre della più celebre Mary Shelley (autrice di Frankenstein  ) Mary Wollstonecraft è nota soprattutto per il suo libro A Vindication of the Rights of Woman, nel quale sostenne, che le donne non sono inferiori agli uomini per natura,
 ma che è la diversa educazione a loro riservata a porle in una condizione
di inferiorità e di subordinazione.






venerdì 9 settembre 2016

9 Settembre

1898
Stéphane Mallarmé morì a Valvins il 9 settembre 1898. Maestro del simbolismo francese è stato un poeta, scrittore e drammaturgo francese, e fu di ispirazione per scrittori quali Huysmans, Villiers, Laforgue e Valéry.

2013
Muore a Roma Alberto Bevilacqua, scrittore, poeta, regista, sceneggiatore e giornalista italiano. Vinse numerosi premi tra cui il Premio Bancarella (1972, 1992), il Premio Campiello (1966) e il Premio Strega (1968).



martedì 6 settembre 2016

6 Settembre

1925
Compleanno importante oggi: tanti auguri a Andrea Camilleri per i suoi 91 anni!!
Nato a Agrigento, viva a Roma dagli anni '40. Pubblica il suo primo libro nel 1978 ma è venti anni più tardi che arriva il vero successo grazie al personaggio del commissario Montalbano.



lunedì 5 settembre 2016

Percorsi #1 - Il romanzo giallo



Con il termine giallo si vuole indicare un genere di letteratura che riguarda il racconto poliziesco, o più in generale un racconto che ruota attorno alla soluzione di un delitto o crimine.
Questa definizione è utilizzata solo in Italia e deriva dal colore della copertina della collana Mondadori che comprendeva appunto romanzi legati al mistero.


Il romanzo giallo nasce in Inghilterra in epoca vittoriana. La figura del detective era all’epoca piuttosto nuova. Il primo esempio di investigatore letterario, Auguste Dupin, apparve nel 1841 ad opera di Edgar Allan Poe, nel suo racconto I delitti della Rue Morgue, mentre i primi in carne e ossa furono nominati l’anno seguente. Infatti la Polizia di Londra era stata fondata pochi anni prima e solo nel 1842 i commissari ottennero il permesso di fondare una piccola squadra investigativa. Il quartier generale era situato in una piccola stanza a Great Scotland Yard, vicino a Trafalgar Square.




Autore fondamentale nel genere si rivelò essere Wilkie Collins che pubblicò a partire dal 1859 (a puntate come si usava all’epoca) il romanzo La donna in bianco, primo di una serie di romanzi gialli che apparvero negli anni successivi. Collins creò la figura del sergente Cuff nel romanzo La pietra di luna (1868), da T. S: Eliot giudicato il migliore nel suo genere e che diede vita al detective novel fornendo lo stampo per molti investigatori futuri.
Il primo racconto che ha come protagonista un detective inglese apparve sul “Chamber’s Edimburgh Journal” nel 1849 e poco dopo fu addirittura Charles Dickens a celebrare le gesta degli investigatori.I nuovi eroi del grande romanziere ebbero la definitiva consacrazione nella figura dell’ispettore Bucket, il protagonista del romanzo intitolato Casa desolata (1853). “In lui c’è un po’ del fascino di Auguste Dupin, il detective dilettante dalle mirabolanti doti intellettuali uscito dalla penna di E. A. Poe dodici anni prima”, scrive Kate Summerscale nel suo L’omicidio di Road Hill House.
Altro filone che diede vigore al giallo fu il cosiddetto sensational novel che spopolò in Inghilterra negli stessi anni. Un esempio fu Il segreto di Lady Audley pubblicato nel 1861 e scritto da Mary Elizabeth Braddon. Un’elegante dimora di campagna, una sparizione inspiegabile, scambi di persona, e molti altri sono gli elementi tipici del genere presenti nel romanzo.

Fu proprio in quegli anni che nacque uno dei più grandi scrittori di gialli di sempre: Sir Arthur Conan Doyle. Chi non conosce Sherlock Holmes? Il celebre investigatore apparve per la prima volta nel romanzo Uno studio in rosso nel 1887, affiancato dalla sua altrettanto nota spalla, Watson.






L’Inghilterra si conferma patria del genere giallo nel 1920 quando Agatha Christie pubblica Poirot a Styles court, primo romanzo di una lunga serie dedicata all’investigatore belga. Ma Agatha Christie è la creatrice anche di Miss Marple, arzilla vecchietta, grande conoscitrice dell’animo umano. 


Ogni investigatore è fortemente caratterizzato: Dupin è dotato di straordinaria capacità di ragionamento; Holmes si affida alla deduzione e al metodo scientifico; Poirot fa uso delle cellule grigie, mentre Miss Marple rapporta ogni caso alla vita del villaggio in cui vive.

E’ invece negli Stati Uniti degli anni ’20 che nasce il giallo d’azione (hard boiled) che con un linguaggio crudo descrive la realtà delle città americane.
Da ricordare, in questa breve storia del romanzo giallo, anche due autori più recenti quali il belga George Simenon e l’italiano Scerbanenco.
Il commissario Maigret non ha bisogno di presentazioni per gli amanti del genere. Caratterizzato da una profonda umanità, Maigret non ha nulla dell’eroe e anche i misteri non ruotano più attorno ad una costruzione perfetta, quasi diabolica, ma attorno a vicende umane e spesso drammatiche.
Scerbanenco ebbe invece il merito di dare lustro al giallo italiano e i suoi romanzi oggi appaiono come uno spaccato degli anni ’60 di un’Italia difficile, disincantata, lontana dallo steretipo del boom economico.

Il romanzo giallo si è quindi evoluto nel tempo, passando dalla ricostruzione di un delitto alla critica sociale e introspezione psicologica. Per questo si tende sempre meno a considerarlo un genere secondario.
Gli autori di gialli di ieri e di oggi sono così numerosi che non è possibile illustrarli tutti qui. Ne parleremo un po’ alla volta, cercando di approfondire almeno i principali.