mercoledì 28 settembre 2016

Fahrenheit 451 di Ray Bradbury

Guy Montag vive nel futuro e fa il pompiere. Ma nel futuro le case vengono costruite con tecniche che le rendono inattaccabili dal fuoco e quindi il compito di Guy non è quello di spegnere gli incendi ma quello di trovare chi si è macchiato del grave reato di lettura e di bruciare i libri.

I libri, considerati pericolosi e sovversivi, sono vietati dalla legge ed è possibile informarsi e istruirsi solo attraverso la televisione, controllata dal governo.

La vita di Montag sembra destinata a scorrere placida e noiosa sui binari imposti dalla società finchè non incontra la piccola Clarisse. La ragazzina, figlia dei vicini di casa, mostra a Montag uno stile di vita diverso ed egli inizia a salvare alcui dei libri che dovrebbe bruciare. La lettura stravolgerà la sua visione della vita.




Questo libro non parla dell'esperienza privata di un solo uomo, parla invece di una società corrotta e malata in cui la volontà dei popoli è sottomessa al condizionamento e al comando dei governi fino ad annullarsi del tutto. Un romanzo visionario, atroce e stupendo allo stesso tempo.
Oggi possiamo dire che la TV non ha portato all'estizione, anzi, alla proibizione dei libri. Nemmeno internet ha portato a tanto ma è comunque validissimo e geniale il pensiero alla base del libro: cercheranno sempre di controllarci e gestirci, di uccidere il nostro senso critico, ma potranno farlo solo se noi glielo permetteremo. Ribellarsi è sempre possibile e ci sarà sempre qualcuno pronto a farlo.

"E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: ricordiamo. Ecco dove alla lunga avremo vinto noi."


"Dovunque si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini." Heinrich Heine

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