giovedì 15 settembre 2016

Percorsi #3 - Agatha Christie, stile e narrativa

Come scriveva Agatha Christie? Dove trovava l'ispirazione?
Innanzitutto diciamo che fin da giovanissima Agatha era stata un'appassionata lettrice e che amava molto autori come Dumas, Scott e Austen. In particolare adorava Dickens e la sua Casa desolata, ma era affascinata anche da Sherlock Holmes e dai libri di Gaston Le Roux. Fu proprio dopo avere letto Il mistero della camera gialla di Le Roux che la Christie maturò l'idea di scrivere romanzo gialli.

L'inizio di un romanzo era per sua stessa ammissione una vera agonia: "Te ne stai seduta lì, mordendo le matite, fissando la macchina da scrivere, camminando su  e giù, gettandosi sul sofa, desiderando di vuotare la testa." Tutto ciò si risolveva ogni volta nella medesima discussione col marito. Lei sbottava, "Non posso più farlo!". E lui rispondeva, "ma certo che puoi", e lei continuava, "Non trovo un'idea. Avrei un'idea, ma non mi sembra buona." Max allora concludeva: "Ci sei già passata. L'hai detto anche l'anno scorso. E quello prima ancora."



"Le trame mi vengono in mente nei momenti più strani", ha scritto Agatha che per questo portava sempre con se un taccuino per gli appunti. Alcune volte le trame restavano nella sua mente a lungo prima di trovare la giusta ispirazione. Fu così ad esempio per L'assassinio di Roger Ackroyd: continuava a girarle per la testa, rielaborando vari aspetti dell'intreccio. E la stessa cosa succedeva coi personaggi. A volte le capitava di fissare qualcuno, magari al ristorante, e da lì partire a costruire un personaggio.


Geraldine McEwan nei panni di Miss Marple
Tutto questo lavoro ha portato alla creazione di un vero e proprio mondo letterario e di un'Inghilterra tutta sua. In questo mondo inventato, però, i suoi due protagonisti principali, Hercule Poirot e Miss Marple, non si sono mai incontrati. Molti lettori si chiesero il perchè di ciò e Agatha rispose nella sua autobiografia con un semplice "Ma perchè avrebbero dovuto?", in fondo non si sarebbero nemmeno piaciuti.
A me piace immaginare una storia in cui i due si incontrano e scontrano... farebbero scintille, ma, forse, aveva ragione Agatha...




David Suchet interpreta Poirot nella serie della ITV
Ora però la domanda è: Poirot e Miss Marple vivono nello stesso mondo lettrario oppure no? Sembra proprio che la risposta sia sì, infatti in diverse occasioni i personaggi secondari delle avventure del primo incontrano i personaggi secondari delle avventure della seconda.
Sebbene Poirot e Miss Marple siano indiscussi eroi di questo mondo fittizio, raramente è la loro voce a raccontare la storia. L'autrice si affida a compagni di avventura occasionali o, nel aso di Poirot, al capitano Hastings, che sembra raccontare le gesta del piccolo belga come faceva Watson con quelle di Holmes.

Il vero fascino dei romanzi della Christie però secondo me sta nella ricostruzione del crimine, nella capacità di seminare gli indizi lunga la narrazione così che sia possibile per il lettore individuare il copevole.
Se volete cimentarvi nell'impresa dovete tenere conto di scambi di persona, travistimenti, identità segrete e, naturalemente, del movente.
Dubitate di tutti e se comunque non riuscite a scovare l'assassino potrete sempre apprezzare l'arguzia dell'autrice.

Leggi della vita di Agatha Christie in percorsi#2



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